
Dario Casetti - Consulente finanziario
Il mondo sta cambiando repentinamente e io, con costante formazione multidisciplinare e un approccio analitico e concreto, sto cambiando con esso, offrendo al mio cliente una elevata personalizzazione del servizio e una qualità impeccabile, dotandomi talvolta del mio sapere, talvolta dei migliori strumenti tecnici disponibili, talvolta di team di professionisti che la Banca con la quale collaboro mi mette a disposizione.
Voglio essere, per coloro che me ne daranno l’opportunità, un consulente patrimoniale per ogni esigenza finanziaria, assicurativa e previdenziale, dalla più semplice alla più complessa. Sono a vostra disposizione per un colloquio conoscitivo negli ambienti accoglienti e confortevoli degli uffici di MILANO o di BIELLA, oppure, se lo preferite, comodamente a casa vostra o nel vostro ufficio.
I miei Numeri
- 86
clienti soddisfatti
- 98
ore annuali
- 312
tazze di caffè
I servizi
Pianificazione finanziaria
Risparmio gestito
Pianificazione successoria
Consulenza previdenziale

1. Prima di agire bisogna ascoltare
E' fondamentale comprendere esigenze e punto di partenza di ogni cliente
2. Trovo le migliori soluzioni
e le prospetto al cliente per una scelta consapevole dei propri investimenti
3. Monitorare, sorridere, crescere
Dopo aver preso la mira, quello che conta è fare centroLa Consulenza Finanziaria

Cambiano i sogni, i progetti e le passioni, cambiano le motivazioni personali e le esigenze e con esse cambiano anche i tuoi obiettivi finanziari. La vita è uno straordinario susseguirsi di eventi, un percorso in costante evoluzione.
Ci sono cose che, invece, non cambiano mai.
Come ad esempio il desiderio di proteggere i nostri cari, la volontà di migliorare, di progredire. Non cambia il senso di tranquillità quando ci affidiamo ad un professionista preparato che opera al nostro servizio, meglio di quanto avremmo potuto fare da soli.
Qualsiasi siano le tue esigenze voglio comprenderle a fondo e tradurle nelle migliori soluzioni per garantirti il tenore di vita che meriti. Partirò dai tuoi obiettivi e dopo uno studio approfondito li trasformerò in un progetto personalizzato, con cura sartoriale, condividendone con te ogni dettaglio, affinché tu possa prendere le tue scelte consapevoli nella massima tranquillità di chi ha affianco un professionista onesto che gli propone soluzioni di investimento pensate su misura.
Curriculum e formazione professionale
Dopo 11 anni presso il gruppo Azimut , nel 2011 sono passato a collaborare con Allianz Bank, gruppo bancario-assicurativo. Dal 2022 lavoro per la "boutique finanziaria" Euromobiliare Private banking (gruppo bancario Credem) , specializzata dal 1973 nel private banking, dividendomi tra le sedi di Milano e di Biella.
Mi occupo in particolare di asset allocation e della gestione dei patrimoni di clientela private, con competenze specifiche di pianificazione successoria, di fiscalitá , di corporate finance e di esigenze previdenziali.
Sono sposato, con due figli e sono appassionato di mac, di cinema e di subacquea, ma non disdegno gli sci nel periodo invernale oltre a qualche partita di squash con gli amici.

«Il rischio deriva dal non sapere cosa stai facendo.»
In primo piano
Le ultime notizie dal mondo della finanzaLa newsletter di Fugnoli

IL ROSSO E IL NERO
Per leggere l'ultimo numero della newsletter curata da A. Fugnoli per Kairos sgr
CLICCATE QUI
PACE E INFLAZIONE
Un dopoguerra diverso dai precedenti storici
Borsa Mosca vola

MOSCA 17 febbraio - La Borsa di Mosca è in forte rialzo in seguito al colloquio telefonico tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il suo omologo russo, Vladimir Putin.
L'ottimismo dei mercati deriva dalle prospettive di possibili negoziati di pace in Ucraina, come annunciato dallo stesso Trump dopo la conversazione. Il presidente americano ha infatti definito la telefonata "lunga e altamente produttiva", sottolineando l'accordo tra le parti per "lavorare insieme molto da vicino" e "avviare immediatamente i negoziati sull'Ucraina", con la prospettiva di reciproche visite ufficiali.
I possibili sviluppi geopolitici hanno così spinto in forte rialzo gli indici della Borsa di Mosca già dalle prime contrattazioni: il MOEX, principale listino del mercato azionario russo per i titoli denominati in rubli, è in salito del 6,42% alle 11.30, mentre l'RTS, che considera i titoli in dollari, sta registrando un incremento del 6,33%. Ancora più marcata la crescita del MOEX Blue Chip, che guadagna quasi il 7%.
Bene lo Yen dopo i dati JAP

Intorno alle 10,10 il dollaro scende sullo yen dello 0,37% a 151,77, dopo essere sceso fino a 151,48 in seguito ai dati che hanno mostrato che l'economia giapponese è cresciuta più del previsto nel quarto trimestre grazie al miglioramento della spesa delle imprese e a un aumento a sorpresa dei consumi.
I mercati azionari e obbligazionari statunitensi sono chiusi oggi per il Presidents' Day, anche se il dollaro continua a scambiare sui mercati internazionali.
Bitcoin in flessione

La criptovaluta più grande del mondo scende dell’1,3% a 96.368,1 dollari al momento della scrittura.
Bitcoin in calo, gli investitori assimilano i dati sull’inflazione USA e attendono i commenti della Fed
La criptovaluta, alle prese con la volatilità nelle ultime settimane, si ritrova ad affrontare una nuova pressione mentre gli investitori adottano una posizione cauta tra i timori per l’inasprimento della politica monetaria e il potenziale impatto sugli asset di rischio.
Stellantis a Termoli

Lo hanno detto due fonti a Reuters.
Termoli è uno dei siti in cui la joint venture Acc, a guida Stellantis, intende costruire i suoi tre impianti di produzione di batterie per veicoli elettrici in Europa.
Mentre una gigafactory in Francia è già entrata in funzione e continuano gli investimenti per il suo sviluppo, i piani per due impianti simili in Italia e Germania sono stati ufficialmente sospesi l'anno scorso, dato che Acc stava passando a batterie più economiche a causa del rallentamento della domanda di veicoli elettrici.
Finanza Live
Gli indici finanziari in tempo realeReport mercati finanziari 17 febbraio
Scegli il layout di questa sezione


La Borsa di New York ha chiuso l'ultima seduta della settimana in ordine sparso. Il Dow Jones ha perso lo 0,37% mentre il Nasdaq Composite, sostenuto da Nvidia (+2,63%) e Apple (+1,27%), ha guadagnato lo 0,41%. Praticamente invariato l'S&P 500 (-0,01%).
Sul fronte macroeconomico le vendite retail, secondo quanto comunicato dallo U.S. Census Bureau, in gennaio sono cresciute del 4,2% annuo, in accelerazione rispetto al 3,9% di dicembre (4,1% in novembre). Su base mensile le vendite al dettaglio sono invece calate dello 0,9% contro il precedente rialzo dello 0,7% (0,8% in novembre) e il declino dello 0,2% del consensus.
I prezzi all'export, secondo quanto comunicato dallo U.S. Bureau Of Labor Statistics (Bls, ente statistico alle dipendenze del ministero del Lavoro di Washington), in gennaio sono aumentati del 2,7% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto all'1,8% di dicembre (e allo 0,8% di novembre). Su base sequenziale l'indice è salito dell'1,3% contro la precedente crescita dello 0,5% (invariata la lettura di novembre) e l'espansione dello 0,3% attesa dal mercato. I prezzi all'import sono invece cresciuti dell'1,9% annuo contro il 2,2% precedente (1,4% l'incremento di novembre). Su base mensile l'indice è salito dello 0,3% contro lo 0,2% di dicembre (0,1% in ottobre e novembre), in linea con il consensus.
La Federal Reserve ha comunicato che a gennaio l'indice della produzione industriale ha fatto segnare variazioni pari a +0,5% rispetto al mese precedente (consensus +0,3%) e +2,0% su base annua dopo quelle pari a +1,0% m/m (rivista da +0,9%) e +0,5% a/a di dicembre.
Stay tuned.DC
DISCLAIMER - Documento di approfondimento che non costituisce offerta al pubblico di prodotti finanziari. I dati utilizzati scaturiscono da diverse fonti che si ritengono corrette ed attendibili ma non sono state verificate da terze parti indipendenti. La loro accuratezza e completezza non é garantita e non ci si assume alcuna responsabilitá per eventuali danni diretti o indiretti derivanti dall'utilizzo di tali informazioni.

La Borsa di New York ha chiuso l'ultima seduta della settimana in ordine sparso. Il Dow Jones ha perso lo 0,37% mentre il Nasdaq Composite, sostenuto da Nvidia (+2,63%) e Apple (+1,27%), ha guadagnato lo 0,41%. Praticamente invariato l'S&P 500 (-0,01%).
Sul fronte macroeconomico le vendite retail, secondo quanto comunicato dallo U.S. Census Bureau, in gennaio sono cresciute del 4,2% annuo, in accelerazione rispetto al 3,9% di dicembre (4,1% in novembre). Su base mensile le vendite al dettaglio sono invece calate dello 0,9% contro il precedente rialzo dello 0,7% (0,8% in novembre) e il declino dello 0,2% del consensus.
I prezzi all'export, secondo quanto comunicato dallo U.S. Bureau Of Labor Statistics (Bls, ente statistico alle dipendenze del ministero del Lavoro di Washington), in gennaio sono aumentati del 2,7% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto all'1,8% di dicembre (e allo 0,8% di novembre). Su base sequenziale l'indice è salito dell'1,3% contro la precedente crescita dello 0,5% (invariata la lettura di novembre) e l'espansione dello 0,3% attesa dal mercato. I prezzi all'import sono invece cresciuti dell'1,9% annuo contro il 2,2% precedente (1,4% l'incremento di novembre). Su base mensile l'indice è salito dello 0,3% contro lo 0,2% di dicembre (0,1% in ottobre e novembre), in linea con il consensus.
La Federal Reserve ha comunicato che a gennaio l'indice della produzione industriale ha fatto segnare variazioni pari a +0,5% rispetto al mese precedente (consensus +0,3%) e +2,0% su base annua dopo quelle pari a +1,0% m/m (rivista da +0,9%) e +0,5% a/a di dicembre.
Stay tuned.DC
DISCLAIMER - Documento di approfondimento che non costituisce offerta al pubblico di prodotti finanziari. I dati utilizzati scaturiscono da diverse fonti che si ritengono corrette ed attendibili ma non sono state verificate da terze parti indipendenti. La loro accuratezza e completezza non é garantita e non ci si assume alcuna responsabilitá per eventuali danni diretti o indiretti derivanti dall'utilizzo di tali informazioni.



La Borsa di New York ha chiuso l'ultima seduta della settimana in ordine sparso. Il Dow Jones ha perso lo 0,37% mentre il Nasdaq Composite, sostenuto da Nvidia (+2,63%) e Apple (+1,27%), ha guadagnato lo 0,41%. Praticamente invariato l'S&P 500 (-0,01%).
Sul fronte macroeconomico le vendite retail, secondo quanto comunicato dallo U.S. Census Bureau, in gennaio sono cresciute del 4,2% annuo, in accelerazione rispetto al 3,9% di dicembre (4,1% in novembre). Su base mensile le vendite al dettaglio sono invece calate dello 0,9% contro il precedente rialzo dello 0,7% (0,8% in novembre) e il declino dello 0,2% del consensus.
I prezzi all'export, secondo quanto comunicato dallo U.S. Bureau Of Labor Statistics (Bls, ente statistico alle dipendenze del ministero del Lavoro di Washington), in gennaio sono aumentati del 2,7% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto all'1,8% di dicembre (e allo 0,8% di novembre). Su base sequenziale l'indice è salito dell'1,3% contro la precedente crescita dello 0,5% (invariata la lettura di novembre) e l'espansione dello 0,3% attesa dal mercato. I prezzi all'import sono invece cresciuti dell'1,9% annuo contro il 2,2% precedente (1,4% l'incremento di novembre). Su base mensile l'indice è salito dello 0,3% contro lo 0,2% di dicembre (0,1% in ottobre e novembre), in linea con il consensus.
La Federal Reserve ha comunicato che a gennaio l'indice della produzione industriale ha fatto segnare variazioni pari a +0,5% rispetto al mese precedente (consensus +0,3%) e +2,0% su base annua dopo quelle pari a +1,0% m/m (rivista da +0,9%) e +0,5% a/a di dicembre.
Stay tuned.DC
DISCLAIMER - Documento di approfondimento che non costituisce offerta al pubblico di prodotti finanziari. I dati utilizzati scaturiscono da diverse fonti che si ritengono corrette ed attendibili ma non sono state verificate da terze parti indipendenti. La loro accuratezza e completezza non é garantita e non ci si assume alcuna responsabilitá per eventuali danni diretti o indiretti derivanti dall'utilizzo di tali informazioni.
Il ritiro del veto da parte di Ungheria e Polonia dovrebbe consentire di ratificare il bilancio UE di 1800 miliardi di euro, confermando l'erogazione dei fondi del piano di ripresa da 750 miliardi di euro a metà del prossimo anno. 1800 miliardi è anche più o meno l'importo totale del piano pandemico di riacquisto delle attività dopo gli ulteriori 500 miliardi annunciati giovedì da Christine Lagarde.
"Le campane della divisione hanno già suonato", ha confessato malinconicamente David Gilmour in High Hopes...
Stay tuned.
DC
fonti"Financial lounge ,Advisor , Pimco, Sole24 ore, Jp Morgan , Pictet, Blackrock e DNCA"
-------------------------------------------------------------------------------------------------
DISCLAIMER - Documento di approfondimento che non costituisce offerta al pubblico di prodotti finanziari. I dati utilizzati scaturiscono da diverse fonti che si ritengono corrette ed attendibili ma non sono state verificate da terze parti indipendenti. La loro accuratezza e completezza non é garantita e non ci si assume alcuna responsabilitá per eventuali danni diretti o indiretti derivanti dall'utilizzo di tali informazioni.


La Borsa di New York ha chiuso l'ultima seduta della settimana in ordine sparso. Il Dow Jones ha perso lo 0,37% mentre il Nasdaq Composite, sostenuto da Nvidia (+2,63%) e Apple (+1,27%), ha guadagnato lo 0,41%. Praticamente invariato l'S&P 500 (-0,01%).
Sul fronte macroeconomico le vendite retail, secondo quanto comunicato dallo U.S. Census Bureau, in gennaio sono cresciute del 4,2% annuo, in accelerazione rispetto al 3,9% di dicembre (4,1% in novembre). Su base mensile le vendite al dettaglio sono invece calate dello 0,9% contro il precedente rialzo dello 0,7% (0,8% in novembre) e il declino dello 0,2% del consensus.
I prezzi all'export, secondo quanto comunicato dallo U.S. Bureau Of Labor Statistics (Bls, ente statistico alle dipendenze del ministero del Lavoro di Washington), in gennaio sono aumentati del 2,7% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto all'1,8% di dicembre (e allo 0,8% di novembre). Su base sequenziale l'indice è salito dell'1,3% contro la precedente crescita dello 0,5% (invariata la lettura di novembre) e l'espansione dello 0,3% attesa dal mercato. I prezzi all'import sono invece cresciuti dell'1,9% annuo contro il 2,2% precedente (1,4% l'incremento di novembre). Su base mensile l'indice è salito dello 0,3% contro lo 0,2% di dicembre (0,1% in ottobre e novembre), in linea con il consensus.
La Federal Reserve ha comunicato che a gennaio l'indice della produzione industriale ha fatto segnare variazioni pari a +0,5% rispetto al mese precedente (consensus +0,3%) e +2,0% su base annua dopo quelle pari a +1,0% m/m (rivista da +0,9%) e +0,5% a/a di dicembre.
Stay tuned.DC
DISCLAIMER - Documento di approfondimento che non costituisce offerta al pubblico di prodotti finanziari. I dati utilizzati scaturiscono da diverse fonti che si ritengono corrette ed attendibili ma non sono state verificate da terze parti indipendenti. La loro accuratezza e completezza non é garantita e non ci si assume alcuna responsabilitá per eventuali danni diretti o indiretti derivanti dall'utilizzo di tali informazioni.

La Borsa di New York ha chiuso l'ultima seduta della settimana in ordine sparso. Il Dow Jones ha perso lo 0,37% mentre il Nasdaq Composite, sostenuto da Nvidia (+2,63%) e Apple (+1,27%), ha guadagnato lo 0,41%. Praticamente invariato l'S&P 500 (-0,01%).
Sul fronte macroeconomico le vendite retail, secondo quanto comunicato dallo U.S. Census Bureau, in gennaio sono cresciute del 4,2% annuo, in accelerazione rispetto al 3,9% di dicembre (4,1% in novembre). Su base mensile le vendite al dettaglio sono invece calate dello 0,9% contro il precedente rialzo dello 0,7% (0,8% in novembre) e il declino dello 0,2% del consensus.
I prezzi all'export, secondo quanto comunicato dallo U.S. Bureau Of Labor Statistics (Bls, ente statistico alle dipendenze del ministero del Lavoro di Washington), in gennaio sono aumentati del 2,7% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto all'1,8% di dicembre (e allo 0,8% di novembre). Su base sequenziale l'indice è salito dell'1,3% contro la precedente crescita dello 0,5% (invariata la lettura di novembre) e l'espansione dello 0,3% attesa dal mercato. I prezzi all'import sono invece cresciuti dell'1,9% annuo contro il 2,2% precedente (1,4% l'incremento di novembre). Su base mensile l'indice è salito dello 0,3% contro lo 0,2% di dicembre (0,1% in ottobre e novembre), in linea con il consensus.
La Federal Reserve ha comunicato che a gennaio l'indice della produzione industriale ha fatto segnare variazioni pari a +0,5% rispetto al mese precedente (consensus +0,3%) e +2,0% su base annua dopo quelle pari a +1,0% m/m (rivista da +0,9%) e +0,5% a/a di dicembre.
Stay tuned.DC
DISCLAIMER - Documento di approfondimento che non costituisce offerta al pubblico di prodotti finanziari. I dati utilizzati scaturiscono da diverse fonti che si ritengono corrette ed attendibili ma non sono state verificate da terze parti indipendenti. La loro accuratezza e completezza non é garantita e non ci si assume alcuna responsabilitá per eventuali danni diretti o indiretti derivanti dall'utilizzo di tali informazioni.


La Borsa di New York ha chiuso l'ultima seduta della settimana in ordine sparso. Il Dow Jones ha perso lo 0,37% mentre il Nasdaq Composite, sostenuto da Nvidia (+2,63%) e Apple (+1,27%), ha guadagnato lo 0,41%. Praticamente invariato l'S&P 500 (-0,01%).
Sul fronte macroeconomico le vendite retail, secondo quanto comunicato dallo U.S. Census Bureau, in gennaio sono cresciute del 4,2% annuo, in accelerazione rispetto al 3,9% di dicembre (4,1% in novembre). Su base mensile le vendite al dettaglio sono invece calate dello 0,9% contro il precedente rialzo dello 0,7% (0,8% in novembre) e il declino dello 0,2% del consensus.
I prezzi all'export, secondo quanto comunicato dallo U.S. Bureau Of Labor Statistics (Bls, ente statistico alle dipendenze del ministero del Lavoro di Washington), in gennaio sono aumentati del 2,7% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto all'1,8% di dicembre (e allo 0,8% di novembre). Su base sequenziale l'indice è salito dell'1,3% contro la precedente crescita dello 0,5% (invariata la lettura di novembre) e l'espansione dello 0,3% attesa dal mercato. I prezzi all'import sono invece cresciuti dell'1,9% annuo contro il 2,2% precedente (1,4% l'incremento di novembre). Su base mensile l'indice è salito dello 0,3% contro lo 0,2% di dicembre (0,1% in ottobre e novembre), in linea con il consensus.
La Federal Reserve ha comunicato che a gennaio l'indice della produzione industriale ha fatto segnare variazioni pari a +0,5% rispetto al mese precedente (consensus +0,3%) e +2,0% su base annua dopo quelle pari a +1,0% m/m (rivista da +0,9%) e +0,5% a/a di dicembre.
Stay tuned.DC
DISCLAIMER - Documento di approfondimento che non costituisce offerta al pubblico di prodotti finanziari. I dati utilizzati scaturiscono da diverse fonti che si ritengono corrette ed attendibili ma non sono state verificate da terze parti indipendenti. La loro accuratezza e completezza non é garantita e non ci si assume alcuna responsabilitá per eventuali danni diretti o indiretti derivanti dall'utilizzo di tali informazioni.

Il ritiro del veto da parte di Ungheria e Polonia dovrebbe consentire di ratificare il bilancio UE di 1800 miliardi di euro, confermando l'erogazione dei fondi del piano di ripresa da 750 miliardi di euro a metà del prossimo anno. 1800 miliardi è anche più o meno l'importo totale del piano pandemico di riacquisto delle attività dopo gli ulteriori 500 miliardi annunciati giovedì da Christine Lagarde.
"Le campane della divisione hanno già suonato", ha confessato malinconicamente David Gilmour in High Hopes...
Stay tuned.
DC
fonti"Financial lounge ,Advisor , Pimco, Sole24 ore, Jp Morgan , Pictet, Blackrock e DNCA"
-------------------------------------------------------------------------------------------------
DISCLAIMER - Documento di approfondimento che non costituisce offerta al pubblico di prodotti finanziari. I dati utilizzati scaturiscono da diverse fonti che si ritengono corrette ed attendibili ma non sono state verificate da terze parti indipendenti. La loro accuratezza e completezza non é garantita e non ci si assume alcuna responsabilitá per eventuali danni diretti o indiretti derivanti dall'utilizzo di tali informazioni.

- Corso Monforte 34 - MILANO
-
02-86464484
015-0996927 - dcasetti@credemeuromobiliarepb.it